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Formazione UMTS
FAQ #1 - UMTS
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Normativa:

Circ. 55/2002
Direttiva 74/2002
L.C. 116/2002
Protocollo d'intesa AICA
Decr. intermin. 326/1995
Nota SAIIT n.1899/2003



 

FAQ #1 circ. 55/2002 UMTS

Home LaboratorioFormazione UMTS FAQ #1 circ. 55/2003 UMTS

FAQ (Frequently Asked Questions - domande più frequenti).

Ultima modifica: 27/03/2003

Cosa significa ForTIC?

Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione.

 

Cosa prevede la circolare n. 55 del 21 maggio 2002?

La CM 55, e con essa la direttiva n. 74 del 27 giugno 2002, prevede un intervento di formazione sulle tecnologie rivolto ai docenti da svolgere con i fondi che lo Stato ha ricavato dalla vendita delle concessioni di telefonia cellulare UMTS.

 

Come si articolano i corsi?

I corsi sono articolati secondo tre percorsi formativi di cui uno suddiviso a sua volta in due percorsi (C1 e C2). Ciascun percorso è costituito da una serie di moduli, una parte di essi riguarda aspetti generali delle tecnologie, l'altra approfondisce gli aspetti didattici:

A

- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione, 10 moduli
- sull'uso del computer nella didattica e nella gestione della scuola, rivolto a docenti sprovvisti di competenze o senza esperienze nell'utilizzo delle tecnologie in ambito didattico

B

- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione, 10 moduli
- sul coordinamento e l'orientamento all'uso delle risorse tecnologiche e multimediali nella didattica
- finalizzato alla formazione di collaboratori esperti nell'uso didattico degli strumenti tecnologici con funzioni di consulenza e supporto per gli altri docenti

C1

- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione, 10 moduli
- gestione di una rete nel suo uso quotidiano e supporto ai docenti

 

C2

- 84 ore in presenza + 84 ore in autoformazione, 14 moduli
- formazione di una figura esperta nella configurazione e nella gestione di infrastrutture tecnologiche complesse

 

In cosa consistono i moduli?

"Le attività sono articolate in moduli di dodici ore di cui sei da svolgere in aula e sei in
autoformazione. Per ciascuno di essi vengono forniti, via Internet, materiali strutturati destinati a supportarne lo svolgimento secondo la seguente scansione standard, studiata per rendere la fruizione più efficace possibile:

- 2 ore di autoformazione tese a introdurre il modulo
- 3 ore di aula tese a impostare e sviluppare i temi del modulo
- 4 ore di autoformazione tese a presentare approfondimenti concettuali e arricchimenti operativi,
- 3 ore di aula tese a stimolare analisi critiche e a sistematizzare le competenze acquisite."

(cfr. CM 55/02 pag. 20)

 

Chi può partecipare?

I docenti in servizio a tempo indetermnato. Il 20% può seguire il percorso A, un solo docente il percorso B (due se l'istituto ha oltre 700 alunni) e un corsista C (C1 o C2) ogni due-tre scuole. In quest'ultimo caso quindi sono auspicabili accordi tra scuole.

Il dirigente scolastico provvede all'individuazione dei docenti da sottoporre a formazione e ne inserisce i nominativi nell'apposito "cruscotto" dell'area riservata dell'Invalsi/Monfortic.

 

Quando e dove si tengono i corsi?

I corsi, per l'a.s. 2003/2003, hanno inizio generalmente in febbraio/marzo e si svolgono presso le sedi individuate dall'USR (Ufficio Scolastico Regionale); le date sono comunque soggette a variazioni.

 

 

Come ci si iscrive ai corsi?

I docenti interessati ricevono dall'Invalsi/Monfortic, al proprio indirizzo e-mail nome.cognome@istruzione.it, la password per effettuare l'iscrizione al corso prescelto; la password viene inviata solo dopo il "congelamento" dei dati, cioè quando tutte le formalità organizzative saranno state espletate.

Una volta ricevuta la password il docente si collega al sito dell'Invalsi/Monfortic all'indirizzo monfortic.invalsi.it e nell'area Riservato ai docenti ammessi indica la sede e il giorno di frequenza. La scelta può essere effettuata fra le proposte elencate nell'area I corsi. Nell'elenco vengono visualizzati solo i corsi ancora disponibili in quanto via via che ciascun corso raggiunge il numero massimo di partecipanti viene tolto dall'elenco.

Si tenga presente che vengono avviati solo i corsi che hanno raccolto almeno 15 partecipanti; al raggiungimento della quota minima i partecipanti passano dallo stato di ammessi a quello di corsisti e ricevono una e-mail di conferma. I corsi possono avere un numero massimo di 25 partecipanti.

 

Una volta effettuata l'iscrizione ad un corso è possibile modificare la scelta?

Sì, ma a patto che il numero degli iscritti al corso che si intende lasciare non scenda al di sotto dei quindici, in quanto non può esserne messa in discussione la prosecuzione.

 

Chi è rimasto escluso dalle attività cosa può fare?

Per coloro che non hanno potuto partecipare nell'a.s. 2002/2003 si prevede l'organizzazione di successive edizioni nei prossimi anni scolastici.

 

Ai corsi può partecipare anche il personale ATA?

Il personale ATA può partecipare limitatamente ai corsi C1. L'accesso al percorso C2 "vista la complessità delle conoscenze e del background tecnico e tecnologico richiesto, è riservato al solo personale docente in possesso di specifici requisiti" (cfr. CM 55/02 pag. 27). Va inoltre tenuto in considerazione il fatto che il personale ATA è stato destinatario di corsi di formazione specifici (es. Sissi da parte di EDS/FdS).

 

Come fare il tutor?

Le modalità per svolgere attività di tutor variano da regione a regione. In linea di massima la domanda va inviata all'Ufficio Scolastico Regionale per essere inclusi in un elenco che i dirigenti scolastici degli istituti che sono sede di corso utilizzeranno per individuare i tutor. Non è previsto che il personale ATA possa svolgere attività di tutoring.

 

 

Quali sono i compiti del tutor?

I tutor d’aula vengono "scelti in base alle competenze e alle esperienze possedute rispetto ai temi trattati nei moduli, che avranno il compito di gestire gli incontri con il supporto dei materiali messi a disposizione. I tutor d’aula cureranno, utilizzando un’apposita piattaforma software in grado di consentire la costituzione di classi virtuali, forme di attività in rete con i corsisti del proprio gruppo;" (cfr. CM 55/02 pag. 20).

 

Come sarà utilizzato il personale che ha frequentato i corsi C2?

La CM 55 (cfr. pag. 27) invita "i Direttori regionali a studiare soluzioni, anche nell'ambito della gestione degli organici, per un efficace impiego della figura sul territorio".

 

 

Quanto viene corrisposto ad ogni scuola sede di corso?

Per le spese e per il pagamento dei compensi dovuti ai tutor e ai direttori di corso, ad ogni scuola sede di attività di formazione vengono assegnate le seguenti somme:

- € 4.800 (per ogni corso A)

- € 7.750 (per ogni corso B)

- € 15.490 (per ogni corso C)

Inoltre ad ogni istituto, anche non sede di corso, vengono assegnati € 1.290 per l'attività di counseling ai partecipanti al percorso A.

 

Come vanno ripartiti i fondi corrisposti alle scuole?

Ecco un esempio di riparto del bilancio di un corso di tipo A:

Attività

Direzione del corso (€5,19/h)

622,80

Tutor d'aula (€41,31/h)

2478,60

Coordinamento didattico, preparazione materiali e tutoring online

464,81

Responsabile organizzativo

464,81

Spese generali

768,98

TOTALE

4800,00

 

 

 

 

 

 

 

Come è determinato il compenso per i tutor?

Il compenso da corrispondere ai tutor dei corsi è regolato dal decreto interministeriale n. 326/1995. Questo stabilisce, nell'art. 3, che "il compenso per le attivita' di docenza prestata nelle predette iniziative e' quantificabile fino ad un massimo di lire 80.000 (ottantamila) per ogni ora di insegnamento, misura elevabile a lire 100.000 (centomila) per i professori universitari". L'importo di 41,31 euro corrisponde appunto a 80.000 lire.

A tale proposito va precisato quanto segue:

- l'attività di docenza svolta nell'ambito dei corsi UMTS-CM55/2002 richiede competenze raramente possedute da un unico docente che vanno adeguatamente compensate

- la figura del tutor, termine quest'ultimo con cui si indica il docente che svolge attività frontale, affronta tematiche complesse e specialistiche; non va pertanto confusa con colui che, affiancato al docente, svolge l'assistenza tutoriale di cui all'art. 4 del D.I. 326/1995 per la quale viene corrisposto "fino ad un massimo di lire 50.000 (cinquantamila) orarie". La suddetta attività di assistenza tutoriale non è contemplata per i corsi UMTS. Tale aspetto è chiarito dalla nota del SAIIT n. 1899/E/1/A del 01/04/2003 in cui fra l'altro si dice che al tutor "al di là della denominazione usata dagli estensori dei progetti formativi, è chiesto di svolgere la sostanza della funzione docente".

 

Cosa prevede l'attività di counseling?

E' l'attività di assistenza all'autoformazione che un insegnante offre ai corsisti del suo stesso istituto.

In linea di massima il counselor dovrebbe essere uno dei due corsisti del percorso B (che al momento della candidatura a corsisti B avranno offerto la propria disponibilità a svolgere il counseling). Qualora ciò non fosse possibile si potrà individuare un'altra figura presente all'interno dell'istituto, anche perché l'incarico di counseling, destinato in origine ai corsisti B, aveva senso in quanto questi ultimi avrebbero dovuto essere formati per primi, ma poi l'ordine di inizio dei corsi è stato invertito.

 

Quale ruolo svolge il responsabile organizzativo?

Il responsabile organizzativo, "individuato dal dirigente scolastico fra il personale docente del proprio istituto, che avrà il compito di assicurare la continuità fra i diversi interventi formativi, tenere rapporti diretti con i corsisti, distribuire i materiali, curare gli aspetti formali e logistici ecc.;" (cfr. CM 55/02 pag. 20).


 

 

 

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