FAQ (Frequently Asked Questions - domande più frequenti).
Ultima modifica: 27/03/2003
Cosa significa ForTIC?
Formazione degli Insegnanti sulle Tecnologie dell'Informazione
e della Comunicazione.
Cosa prevede la circolare n. 55 del 21 maggio 2002?
La CM 55, e con essa la direttiva n. 74 del 27 giugno 2002,
prevede un intervento di formazione sulle tecnologie rivolto
ai docenti da svolgere con i fondi che lo Stato ha ricavato
dalla vendita delle concessioni di telefonia cellulare UMTS.
Come si articolano i corsi?
I corsi sono articolati secondo tre percorsi formativi di
cui uno suddiviso a sua volta in due percorsi (C1 e C2). Ciascun
percorso è costituito da una serie di moduli, una parte
di essi riguarda aspetti generali delle tecnologie, l'altra
approfondisce gli aspetti didattici:
A
- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione,
10 moduli
- sull'uso del computer nella didattica e nella gestione
della scuola, rivolto a docenti sprovvisti di competenze
o senza esperienze nell'utilizzo delle tecnologie in
ambito didattico
B
- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione,
10 moduli
- sul coordinamento e l'orientamento all'uso delle risorse
tecnologiche e multimediali nella didattica
- finalizzato alla formazione di collaboratori esperti
nell'uso didattico degli strumenti tecnologici con funzioni
di consulenza e supporto per gli altri docenti
C1
- 60 ore in presenza + 60 ore in autoformazione,
10 moduli - gestione di una rete nel suo uso quotidiano e
supporto ai docenti
C2
- 84 ore in presenza + 84 ore in autoformazione,
14 moduli
- formazione di una figura esperta nella configurazione
e nella gestione di infrastrutture tecnologiche complesse
In cosa consistono i moduli?
"Le attività sono articolate in moduli di dodici
ore di cui sei da svolgere in aula e sei in
autoformazione. Per ciascuno di essi vengono forniti, via
Internet, materiali strutturati destinati a supportarne lo
svolgimento secondo la seguente scansione standard, studiata
per rendere la fruizione più efficace possibile:
- 2 ore di autoformazione tese a introdurre il modulo
- 3 ore di aula tese a impostare e sviluppare i temi del
modulo
- 4 ore di autoformazione tese a presentare approfondimenti
concettuali e arricchimenti operativi,
- 3 ore di aula tese a stimolare analisi critiche e a sistematizzare
le competenze acquisite."
(cfr. CM 55/02 pag. 20)
Chi può partecipare?
I docenti in servizio a tempo indetermnato. Il 20% può
seguire il percorso A, un solo docente il percorso B (due
se l'istituto ha oltre 700 alunni) e un corsista C (C1 o C2)
ogni due-tre scuole. In quest'ultimo caso quindi sono auspicabili
accordi tra scuole.
Il dirigente scolastico provvede all'individuazione dei docenti
da sottoporre a formazione e ne inserisce i nominativi nell'apposito
"cruscotto" dell'area riservata dell'Invalsi/Monfortic.
Quando e dove si tengono i corsi?
I corsi, per l'a.s. 2003/2003, hanno inizio generalmente
in febbraio/marzo e si svolgono presso le sedi individuate
dall'USR (Ufficio Scolastico Regionale); le date sono comunque
soggette a variazioni.
Come ci si iscrive ai corsi?
I docenti interessati ricevono dall'Invalsi/Monfortic, al
proprio indirizzo e-mail nome.cognome@istruzione.it, la
password per effettuare l'iscrizione al corso prescelto; la
password viene inviata solo dopo il "congelamento"
dei dati, cioè quando tutte le formalità organizzative
saranno state espletate.
Una volta ricevuta la password il docente si collega al sito
dell'Invalsi/Monfortic all'indirizzo monfortic.invalsi.it
e nell'area Riservato ai docenti ammessi indica la
sede e il giorno di frequenza. La scelta può essere
effettuata fra le proposte elencate nell'area I corsi.
Nell'elenco vengono visualizzati solo i corsi ancora disponibili
in quanto via via che ciascun corso raggiunge il numero massimo
di partecipanti viene tolto dall'elenco.
Si tenga presente che vengono avviati solo i corsi che hanno
raccolto almeno 15 partecipanti; al raggiungimento della quota
minima i partecipanti passano dallo stato di ammessi
a quello di corsisti e ricevono una e-mail di conferma.
I corsi possono avere un numero massimo di 25 partecipanti.
Una volta effettuata l'iscrizione ad un corso è
possibile modificare la scelta?
Sì, ma a patto che il numero degli iscritti al corso
che si intende lasciare non scenda al di sotto dei quindici,
in quanto non può esserne messa in discussione la prosecuzione.
Chi è rimasto escluso dalle attività
cosa può fare?
Per coloro che non hanno potuto partecipare nell'a.s. 2002/2003
si prevede l'organizzazione di successive edizioni nei prossimi
anni scolastici.
Ai corsi può partecipare anche il personale
ATA?
Il personale ATA può partecipare limitatamente ai
corsi C1. L'accesso al percorso C2 "vista la complessità
delle conoscenze e del background tecnico e tecnologico richiesto,
è riservato al solo personale docente in possesso di
specifici requisiti" (cfr. CM 55/02 pag. 27). Va inoltre
tenuto in considerazione il fatto che il personale ATA è
stato destinatario di corsi di formazione specifici (es. Sissi
da parte di EDS/FdS).
Come fare il tutor?
Le modalità per svolgere attività di tutor
variano da regione a regione. In linea di massima la domanda
va inviata all'Ufficio Scolastico Regionale per essere inclusi
in un elenco che i dirigenti scolastici degli istituti che
sono sede di corso utilizzeranno per individuare i tutor.
Non è previsto che il personale ATA possa svolgere
attività di tutoring.
Quali sono i compiti del tutor?
I tutor daula vengono "scelti in base alle competenze
e alle esperienze possedute rispetto ai temi trattati nei
moduli, che avranno il compito di gestire gli incontri con
il supporto dei materiali messi a disposizione. I tutor daula
cureranno, utilizzando unapposita piattaforma software
in grado di consentire la costituzione di classi virtuali,
forme di attività in rete con i corsisti del proprio
gruppo;" (cfr. CM 55/02 pag. 20).
Come sarà utilizzato il personale che ha frequentato
i corsi C2?
La CM 55 (cfr. pag. 27) invita "i Direttori regionali
a studiare soluzioni, anche nell'ambito della gestione degli
organici, per un efficace impiego della figura sul territorio".
Quanto viene corrisposto ad ogni scuola sede di corso?
Per le spese e per il pagamento dei compensi dovuti ai tutor
e ai direttori di corso, ad ogni scuola sede di attività
di formazione vengono assegnate le seguenti somme:
- € 4.800 (per ogni corso A)
- € 7.750 (per ogni corso B)
- € 15.490 (per ogni corso C)
Inoltre ad ogni istituto, anche non sede di corso, vengono
assegnati € 1.290 per l'attività di counseling
ai partecipanti al percorso A.
Come vanno ripartiti i fondi corrisposti alle scuole?
Ecco un esempio di riparto del bilancio di un corso di tipo
A:
Attività
€
Direzione del corso (€5,19/h)
622,80
Tutor d'aula (€41,31/h)
2478,60
Coordinamento didattico, preparazione materiali e tutoring
online
464,81
Responsabile organizzativo
464,81
Spese generali
768,98
TOTALE
4800,00
Come è determinato il compenso per i tutor?
Il compenso da corrispondere ai tutor dei corsi è
regolato dal decreto
interministeriale n. 326/1995. Questo stabilisce, nell'art.
3, che "il compenso per le attivita' di docenza prestata
nelle predette iniziative e' quantificabile fino ad un massimo
di lire 80.000 (ottantamila) per ogni ora di insegnamento,
misura elevabile a lire 100.000 (centomila) per i professori
universitari". L'importo di 41,31 euro corrisponde appunto
a 80.000 lire.
A tale proposito va precisato quanto segue:
- l'attività di docenza svolta nell'ambito dei corsi
UMTS-CM55/2002 richiede competenze raramente possedute da
un unico docente che vanno adeguatamente compensate
- la figura del tutor, termine quest'ultimo con cui si
indica il docente che svolge attività frontale, affronta
tematiche complesse e specialistiche; non va pertanto confusa
con colui che, affiancato al docente, svolge l'assistenza
tutoriale di cui all'art. 4 del D.I. 326/1995 per la quale
viene corrisposto "fino ad un massimo di lire 50.000
(cinquantamila) orarie". La suddetta attività
di assistenza tutoriale non è contemplata per i corsi
UMTS. Tale aspetto è chiarito dalla nota
del SAIIT n. 1899/E/1/A del 01/04/2003 in cui fra l'altro
si dice che al tutor "al di là della denominazione
usata dagli estensori dei progetti formativi, è chiesto
di svolgere la sostanza della funzione docente".
Cosa prevede l'attività di counseling?
E' l'attività di assistenza all'autoformazione che
un insegnante offre ai corsisti del suo stesso istituto.
In linea di massima il counselor dovrebbe essere uno
dei due corsisti del percorso B (che al momento della candidatura
a corsisti B avranno offerto la propria disponibilità
a svolgere il counseling). Qualora ciò non fosse
possibile si potrà individuare un'altra figura presente
all'interno dell'istituto, anche perché l'incarico
di counseling, destinato in origine ai corsisti B, aveva senso
in quanto questi ultimi avrebbero dovuto essere formati per
primi, ma poi l'ordine di inizio dei corsi è stato
invertito.
Quale ruolo svolge il responsabile organizzativo?
Il responsabile organizzativo, "individuato dal dirigente
scolastico fra il personale docente del proprio istituto,
che avrà il compito di assicurare la continuità
fra i diversi interventi formativi, tenere rapporti diretti
con i corsisti, distribuire i materiali, curare gli aspetti
formali e logistici ecc.;" (cfr. CM 55/02 pag. 20).